L’intento di ricerca è uno degli elementi più importanti della fase di ricerca parole chiave all’interno di una strategia SEO.
Scoprire cosa cela, come classificarlo, come organizzarlo è il metodo più semplice per intercettare il nostro cliente online.
Ecco una guida completa su cos’è l’intento di ricerca, sulla classificazione degli intenti, sulle tipologie, su come usare l’intento di ricerca, ma sopratutto come mappare gli intenti per una strategia online a prova di competitor!
Cos’è l’intento di ricerca
Un intento di ricerca esprime quanto più chiaramente possibile una precisa intenzione di ricerca e si realizza con l’uso di più parole “a coda lunga” in una forma sempre più simile a quella conversazionale o comunque vicina all’uso di quelle parole nel mondo reale.
Un intento di ricerca non è altro che una parola chiave che nasconde un’intenzionalità.
Classificare l’intenzionalità che si cela dietro una parola chiave è prezioso per:
- adattare il contenuto all’intento
- intercettare l’utente che cerca esattamente quel “qualcosa” con efficacia
- mappare tutti gli intenti fino ad esaurimento ed organizzare un piano a prova di SEO
Differenza fra intento e parola chiave
La parola chiave riassume in un unico concetto una grande quantità di query di ricerca e intenzioni
Google utilizza un algoritmo capace di comprendere l’intento di ricerca del singolo utente, restituendo informazioni basate non solo sull’analisi delle parole chiave come significato esatto, ma sulla comprensione degli elementi di contesto che appaiono nell’ambito della ricerca.
Questo è un principio generico del funzionamento della ricerca semantica di Google.
Ciò che conta è il significato della parola e il suo contesto.
- Come è collegata la mia parola chiave con il contesto?
- Quanti contesti ha?
- Come sono in relazione i contesti di riferimento?
Se un utente è interessato a saperne di più su Leonardo Da Vinci potrebbe essere interessato a conoscere altri grandi artisti del Rinascimento e le opere del Rinascimento.
Prova a digitare Leonardo Da Vinci nel Knowledge Graph, troverai un mondo di connessioni e relazioni per soddisfare gli interessi degli utenti.
Le ricerche più frequenti nella SERP di Google vengono raggruppate e mostrate nella pagina nei featured snippet.
Come possiamo intercettare tutto questo?
Scrittura SEO e intenti di ricerca
I micro-momenti
Partiamo dalla classificazione dei micro-momenti.
I micro-momenti sono le ricerche di un utente effettuate in pochi secondi, ricerche rapide che hanno bisogno di risposte rapide.
I want to go, I want to do, I want to buy, tre momenti della stessa ricerca.
Ti consiglio di leggere la risorsa straordinaria dedicata ai micro-momenti di Think with Google e la guida dedicata.
Un utente che vuole visitare Parigi, cercherà cosa visitare a Parigi, voli per andare a Parigi, offerte soggiorno a Parigi, ristorante Parigi…
“Oggi le persone di preparano e si documentano per ogni esperienza che intendono fare piccola o grande che sia”.
La classificazione degli intenti di ricerca
Queste ricerche vengono principalmente classificate in:
- intenti/keywords/ricerche informazionali: una ricerca dove l’utente cerca informazioni generiche (who what where when how why);
- intenti/keywords/ricerche navigazionali: un utente che cerca qualcosa che conosce
- intenti/keywords/ricerche transazionali: intenti di ricerca a carattere commerciale.
Le tipologie degli intenti di ricerca
- research intent
- answer intent
- transazionali
- local intent
- visual intent
- video intent
- fresh news intent
- branded intent
Come usare gli intenti di ricerca
Abbiamo visto che il nostro potenziale cliente naviga, studia e si documenta in vari momenti della giornata, in modo diverso, digitando informazioni diverse sulla stessa esperienza di acquisto.
Noi possiamo intercettarlo in queste fasi attraverso i suoi intenti di ricerca durante il suo buyers journey , nelle sue diverse fasi di considerazione iniziale, consapevolezza e decisione finale.
Ad ogni fase di ricerca corrisponde una ricerca diversa intorno allo stesso argomento.
Con la SEO e con l’intento di ricerca possiamo mappare il viaggio del nostro cliente ideale e intercettare sempre le sue necessità!
Mappa degli intenti di ricerca
Ecco una tabella di Semrush che chiarisce una volta per tutte la differenza fra gli intenti di ricerca attraverso:
- la classificazione degli intenti
- gli esempi
- come usarli efficacemente per SEO, content strategy e PPC
Come mappare gli intenti di ricerca
Mappare gli intenti di ricerca è importante, ma è ancora più importante organizzarli.
Dopo aver compreso cosa si cela dietro un intento di ricerca, il passaggio successivo è organizzare tutti gli intenti in relazione alle fasi del viaggio di acquisto del nostro potenziale cliente ed intercettarlo in tutte le sue fasi di ricerca.
Ecco un esempio di viaggio di acquisto e le sue tre fasi:
– consapevolezza
– considerazione
– decisione
Al link uno strumento foglio di lavoro excel per organizzare al meglio tutti gli intenti di ricerca: https://buff.ly/3yoh2iS
Con un pò di esercitazione si può fare un ottimo lavoro e costruire un piano editoriale SEO a prova di competitor!
È importante inserire l’intenzione giusta con l’intento giusto al posto giusto.
Ecco l’affascinante operazione di “mappatura degli intenti di ricerca”.