E’ giunto il momento di scrivere articoli leggeri su temi frizzanti come il personal branding e la costruzione di un personaggio. Cosa c’entrano le due cose? Sono accomunate, e, nel corso dell’articolo vi spiego perchè…
Essere o non essere presenti online è il mio personalissimo dilemma. Adoro lavorare dietro le quinte, esserci senza farmi notare, programmare senza espormi… Eppure la necessità di essere online, di essere presente è stata più forte di me….Bere acqua con limone e cubetti di ghiaccio d’estate a 40 gradi sotto il sole… Ecco, per me il personal branding è un pò tutto questo…
Viviamo nell’epoca del Marketing, della sovraesposizione mediatica e social. Come possiamo farci sentire ed emergere dal caos mediatico? Eccovi qualche spunto su come creare un personaggio e sul personal branding per scoprire come far breccia nell’immaginario collettivo.
Come creare un personaggio in 7 mosse
Un personaggio è uno stereotipo, un personaggio di fantasia la cui personalità, il cui linguaggio e i cui comportamenti si basano su tipologie culturali, stereotipi o cliché. Riuscire a ricreare un personaggio è utile per distinguersi, per far breccia nell’immaginario collettivo e per intraprendere la strada del personal branding. Scopriamo insieme 7 punti fondamentali per crearlo.
Descrivi il personaggio: raccontalo e caratterizzalo con pochi elementi salienti, oppure con un singolo, memorabile dettaglio;
Mostra il suo comportamento: fai esprimere il tuo personaggio attraverso i suoi comportamenti. Come reagirebbe di fronte ad una situazione? Stimola la sua immaginazione.
Fai sentire sua la voce: un personaggio parla, esprime, dialoga con la propria voce, ben definita e unica.
Descrivi i luoghi nei quali si muove: fallo recitare. In che modo esprimere una presenza fisica in un testo? Il personaggio mentre parla farà qualcosa, fuma, cammina, si gratta il mento, si morde le labbra, fa una pausa.
Dagli una forte motivazione da portare avanti nella storia: un personaggio ha sempre una grande motivazione che determina l’azione. Senza motivazioni la storia non avanza.
Stabilisci un conflitto di base: tutti vogliamo qualcosa, ma non è sempre facile avere quello che desideriamo. Il conflitto è importante, i personaggi si scontrano con dei limiti, sono messi di fronte a scelte difficili che rivelano il loro carattere più intimo. Un personaggio viene giudicato in base a come reagisce alle difficoltà. Le difficoltà rendono il personaggio umano e simile a noi e questo favorisce la nostra immedesimazione con essi.
Crea un antagonista: immagina o racconta l’alter ego del tuo personaggio affinchè il tuo personaggio interagisca.
Cos’è il personal branding?
Bene, dopo aver brevemente analizzato i punti principali della costruzione del personaggio, cosa lo accomuna con il personal branding? Cos’è il personal branding?
Si comincia a parlare per la prima volta di personal branding, nel 1997 quando l’esperto di marketing Tom Peters pubblica un articolo intitolato “The brand called You“. L’articolo pone la persona al centro del processo di personal branding, sottolineando per la prima volta l’importanza del valore di branding per un individuo.
Oggi il personal branding è entrato nel linguaggio comune così tanto che la consapevolezza di dover gestire correttamente la propria immagine personale è comunemente acquisita da molti manager e professionisti, così come da artisti già conosciuti e dagli emergenti.
Il personal branding si occupa così di aiutare le persone a valorizzare la propria immagine e la propria attività professionale. Nella società dell’immagine, ogni individuo viene continuamente ridefinito dai propri interlocutori, quindi il personal branding non è più una scelta, ma una strada obbligata per il raggiungimento dei propri scopi professionali.
Dall’articolo scritto da Carol Frex organizer di Ted Brescia apprendiamo che secondo la classifica di Millward Brown che ogni anni redige la top ten dei 100 brands di maggior successo, ci sono tre caratteristiche distintive che accomunano i migliori Brands e sono: Meaningful, Different e Salient.
Marylin Monroe è riuscita a creare un personaggio indimenticabile. Imparare la salience (ovvero l’immediatezza del messaggio da lei) potrebbe risultare molto interessante. Tutto è studiato in lei per entrare nell’immaginario collettivo. Voce, rossetto rosso, capelli corti. Identifica un tuo tratto coerente e portalo avanti.
Cambiamento continuo: Madonna
La tua immagine non deve per forza essere statica. Può anche mutare purchè abbia una narrazione di successo. Cambia con coerenza.
La mamma:
Chiedi alla mamma cosa pensa di quello che stai facendo. Studia la tua storia personale perchè è importante rispondere a bisogni emotivi e funzionali e risuonare a “livello personale”. Chiediti sempre cosa ne pensa tua mamma per essere sempre in linea con i tuoi valori più profondi.
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Se siete interessati all’argomento, qui trovate un pdf sul personal branding per misurare l’autorevolezza del brand. Buona lettura e al prossimo post.